mercoledì 11 luglio 2012

Shining - Stanley Kubrick (1980)

"Pensate a quello che vi terrorizza di più. È qualcosa di misterioso che arriva dallo spazio? È uno psicopatico con il dito sul grilletto nucleare? O, come accade nell'angoscioso capolavoro del regista Stanley Kubrick, è qualcuno che dovrebbe amarvi e proteggervi, magari un membro della vostra famiglia?  
Da uno script co-adattato tratto dal romanzo di Stephen King, Kubrick trae vivide interpretazioni, minacciose ambientazioni, carrellate oniriche, fondendole, shock dopo shock, in una pietra miliare dell'horror. In un'interpretazione magistrale, Jack Nicholson è Jack Torrance, giunto nell'elegante e isolato Overlook Hotel come custode invernale, accompagnato da moglie (Shelley Duvall) e figlio (Danny Lloyd). È la sua prima volta in quel luogo, o è un ritorno? La risposta si trova in una spettrale deformazione del tempo, carica di follia omicida".

Titolo originale: The Shining
Soggetto: Dal romanzo omonimo di Stephen King
Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Diane Johnson
Fotografia: John Alcott
Montaggio: Ray Lovejoy
Scenografia: Roy Walker
Costumi: Milena Canonero
Musiche: Wendy Carlos, Rachel Elkind, Hector Berlioz, Béla Bartók, Krzysztof Penderecki, Gyorgy Ligeti
Interpreti: Shelley Duvall, Jack Nicholson, Danny Lloyd, Scatman Crothers, Barry Nelson, Philip Stone, Joe Turkel, Tony Burton, Barry Dennen, Anne Jackson
Produzione: Stanley Kubrick, Hawk Films/Peregrine per Warner Brothers, Gran Bretagna 1980

A proposito del film: "Osservato dall'alto della sua fine, cioè dall'ultima inquadratura, Shining assomiglia in modo esemplare al labirinto che il protagonista Jack Torrance osserva agli inizi della sua follia, di cui si crede dominatore, ma da cui gli sarà impossibile uscire. Nel momento in cui tutto sembra finire e crediamo di esserne fuori, basta un'immagine a ricacciarci al suo centro, in quel groviglio di contraddizioni irrisolte che è l'Uomo, lo specchio opaco in cui ogni risposta, lungi dall'essere risolutiva, è parziale e sfuggente, elusa con la stessa cura con cui vengono edificate le domande".

Nessun commento:

Posta un commento