sabato 26 febbraio 2011

Amityville II: The possession - Damiano Damiani (1982)

"La famiglia che abita la casa di Amityville non sa che tra quelle stanze si aggira perfido il Demonio, il quale, gradualmente, prende possesso dei corpi, spinge i giovani Sonny e Patricia, fratello e sorella, ad avere rapporti incestuosi tra loro e alla fine si diverte di fronte alla strage di tutta la famiglia. Salta fuori un esorcista, ma forse è troppo tardi..."

Titolo originale: Amityville II: The Possession
Soggetto: Hans Holzer
Sceneggiatura: Tommy Lee Wallace, Dardano Sacchetti
Fotografia: Franco Di Giacomo
Montaggio: Sam O'Steen
Musica: Lalo Schifrin
Interpreti: James Olson, Burt Young, Rutanya Alda, Jack Magner, Andrew Prine, Diane Franklin, Moses Gunn, Ted Ross, Erika Katz, Brent Katz, Leonardo Cimino, Petra Lea, Alan Dellay, Martin Donegan, John Ring, Lawrence Bolen.
Produzione: Dino De Laurentis, USA 1982
   
A proposito del film: "Tra rubinetti che versano sangue e un giovane indemoniato che concupisce la sorella, Amitivylle II racconta l'antefatto del film capostipite: 'Amityville Horror' del 1979 di Stuart Rosenberg".

Halloween III: Il signore della notte - Tommy Lee Wallace (1982)

"Cornal Cochran, un ricco industriale, è proprietario della Silver Shamrock, una fabbrica di giocattoli dall'aspetto sinistro ed inquietante. Cornal ha immesso in commercio un terzetto di terrificanti maschere di Halloween che hanno riscosso un immenso successo presso gli adolescenti. Però c'è qualcosa di sinistro che si cela tra le inviolabili mura del complesso industriale ed alcune persone sono convinte che Cochran abbia in realtà in mente un piano diabolico. Infatti la rassicurante aria manageriale dell'uomo nasconde in realtà un terribile segreto".

Titolo originale: Halloween III: Season of the Witch
Soggetto: Tommy Lee Wallace
Sceneggiatura: Tommy Lee Wallace, Nigel Kneale
Fotografia: Dean Cundey
Montaggio: Millie Moore
Effetti speciali: Jon G. Belyeu, William Aldridge
Scenografia: Peter Jamison
Costumi: Frances Vega Aubrey
Musica: John Carpenter, Alan Howarth
Interpreti: Tom Atkins, Stacey Nelkin, Dan O'Herlihy, Michael Currie, Ralph Strait, Jadeen Barbor, Brad Schacter, Garn Stephens, Nancy Kyes, Jonathan Terry, Al Berry, Wendy Wessberg, Essex Smith, Maidie Norman, John MacBride
Produzione: Universal Pictures, USA 1982

A proposito del film: "Il film è l’unico della serie in cui non compare il serial killer Michael Myers, che poi tornerà dal quarto capitolo in poi a seminare morte con un ritorno al genere slasher. Quando seppero che stava per essere creato un nuovo capitolo della saga di 'Halloween' John Carpenter e Debra Hill, gli sceneggiatori dell'originale, si mostrarono riluttanti. Secondo la rivista Fangoria, Carpenter e Hill accettarono di partecipare al nuovo progetto solo se questo non fosse stato la diretta continuazione di 'Halloween II: il signore della morte', cioè senza la presenza di Michael Myers. Irwin Yablans e Moustapha Akkad, che avevano prodotto i primi due film, filmarono Halloween III con un budget di 2.5 milioni di dollari".

giovedì 24 febbraio 2011

Luci della ribalta - Charlie Chaplin (1952)

"La vicenda si svolge a Londra, alle soglie della Grande Guerra. Narra l'incontro tra un vecchio clown alcolizzato e una giovane ballerina, reduce da un tentativo di suicidio. L'amicizia e l'affetto che nascono tra i due, aiutano la ragazza a ritrovare la fiducia in se stessa e nella sua arte..."

Titolo originale: Limelight
Soggetto e sceneggiatura: Charlie Chaplin
Fotografia: Karl Struss
Montaggio: Joseph Engel
Scenografia: Eugene Lourié
Costumi: Riley Thorne
Musica: Charlie Chaplin
Interpreti: Charlie Chaplin, Claire Bloom, Nigel Bruce, Buster Keaton, Sydney Chaplin, Marjorie Bennett, Wheeler Dryden, Leonard Mudie, Julian Ludwing, Norman Lloyd, Stapleton Kent, Mollie Clessing, Barry Bernard, Loyal Underwood, Andre Eglevsky, Melissa Hayden, Jack Deery.
Produzione: United Artist, USA 1952

A proposito del film: "Chaplin decise di aiutare il suo collega/rivale Buster Keaton, che era stato tra le "vittime" dell'avvento del sonoro, e gli affidò una parte nel film. Il duetto musicale tra i due alla fine del film è rimasto nella storia del cinema ed è l'unica volta che i due grandi del muto appaiono assieme sullo schermo. A causa dei problemi col Maccartismo il film rimase inedito negli Stati Uniti fino al 1972 e lo stesso anno vinse un Oscar per la miglior colonna sonora. Fu il primo caso di Oscar retroattivo".

domenica 6 febbraio 2011

M - Il mostro di Dusseldorf - Fritz Lang (1931)

"Nel 1931 Fritz Lang gira "M - Il mostro di Dusseldorf", in cui un ignoto assassino (con il volto indimenticabile di Peter Lorre) uccide numerose bambine senza lasciare alcuna traccia. Nella città viene allora organizzata una fitta rete di ricerche a cui partecipano anche i mendicanti e i criminali. Così si scopre il primo indizio: l'assassino quando avvicina le vittime fischietta un macabro motivo, tratto dal "Peer Gynt" di Grieg. Presto il mostro viene individuato da un venditore di palloncini che riesce con un gesso a segnargli sulle spalle una grande "M" (che sta per "Morder", assassino)".

Titolo originale: M - Eine stadt sucht einen morder
Soggetto e sceneggiatura: Fritz Lang, Thea van Harbou
Fotografia (b/n): Fritz Arno Wagner, Gustav Rathje
Montaggio: Paul Falkenberg
Scenografia e costumi: Emil Hasler, Karl Vollbrecht
Musica: Edvard Grieg (brani da "Peer Gynt")
Interpreti: Peter Lorre, Ellen Widmann, Inge Landgut, Gustaf Grundgens, Otto Wernicke, Theo Lingen
Produzione: Seymour Nebenzahl per Nero-Film AG, Germania 1931

A proposito del film: "M - Il mostro di Dusseldorf è uno dei primi film parlati di Lang in cui si fondono le tecniche altamente espressive del cinema muto con la stupefacente modernità di un sonoro capace di raggelare. Ispirato a una vicenda reale, Lang riprende i suoi temi preferiti, come il contrasto tra giustizia ufficiale e giustizia privata, ed esalta gli effetti fotografici e quelli sonori, realizzando l'antesignano dei film sui "serial-killer", divenuti negli ultimi anni un vero e proprio genere".

venerdì 4 febbraio 2011

Metropolis - Fritz Lang (1927)

"In una disumana e gigantesca metropoli-fabbrica, gli operai divenuti schiavi dei padroni vogliono organizzare la rivolta. Una giovane donna, Maria, intende dissuaderli dal proposito perché è certa che se i suoi compagni si ribelleranno, verranno inevitabilmente massacrati... Rotwang, uno scienziato mosso da spirito profondamente nichilista e destabilizzatore, costruisce allora un automa, somigliante a Maria, per spingere il popolo alla rivolta".

Titolo originale: Metropolis
Soggetto e sceneggiatura: Fritz Lang, Thea von Harbou
Fotografia (b/n): Karl Freund, Gunther Rittau
Effetti speciali: Ernst Kunstmann
Scenografia: Otto Hunte, Erich Kettelhut, Karl Volibrecht
Costumi: Aenne Willkomm
Musica: Gottfried Huppertz
Interpreti: Alfred Abel, Gustav Frohlich, Brigitte Helm, Rudolf Klein-Rogge, Fritz Rasp, Theodor Loos, Erwin Biswanger Heinrich George
Produzione: UFA, Germania 1927

A proposito del film: "Il film si pone come opera di vertice perché Lang 'osa l'inosabile' nel campo della catarsi visionaria, e della suggestione immaginifica. Lang gioca tutto su una qualità ineguagliabile nel concertare il rapporto scenico-visivi tra massa e ambiente, descrivendo la mostruosa e tentacolare metropoli col tono magniloquente ed ispirato di quel grandioso 'organizzatore' di immagini che era".