martedì 28 febbraio 2012

L'assassino - Elio Petri (1961)

"Un antiquario è condotto a un posto di polizia per essere interrogato. Nessuno però gli spiega la ragione del fermo e l'uomo cerca di immaginare quale può essere la sua colpa. Ecco dunque che dai ricordi scaturisce una sorta di esame di coscienza che comunque non lo porta vicino alla verità, che appare ben più grave. È infatti sospettato di aver ucciso una donna. Quando il vero colpevole viene arrestato, l'esperienza sarà stata così intensa che la vita dell'antiquario cambierà".

Titolo originale: L'assassino
Soggetto: Elio Petri, Tonino Guerra
Sceneggiatura: Elio Petri, Tonino Guerra, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa
Fotografia: Carlo Di Palma
Montaggio: Ruggero Mastroianni
Scenografia: Lorenzo Vespignani
Costumi: Graziella Urbinati
Musica: Piero Piccioni
Interpreti: Marcello Mastroianni, Salvo Randone, Marco Mariani, Cristina Gaioni, Micheline Presle, Andrea Checchi, Paolo Panelli, Toni Ucci, Francesco Grandjacquet, Mac Ronay, Franco Ressel, Giovanna Gagliardo
Produzione: Franco Cristaldi per Vides Cinematografica, S.G.C., Titanus - Ita 1960

A proposito del film: "Film d'esordio di Elio Petri. L'assassino è un film che esteriormente ricorda i gialli psicologici di scuola francese e americana. Ma la sua suggestione affabulatoria, l'umorismo e le trovate disseminate nel corso del racconto, le annotazioni sui fatti marginali della vita quotidiana lo apparentano piuttosto alla commedia di costume. Storia di una 'nevrosi da normalità' e meditazione sul rapporto suddito-autorità, il film si propone come piccolo saggio di psicoanalisi volgarizzata, rivisitando, con intenti di denuncia, quegli ambienti della media borghesia che da sempre costituiscono il territorio esclusivo della commedia all'italiana. Ritratto di un uomo mediocre e meschino (Mastroianni, dimesso e spaurito, regge bene il gioco), L'assassino, che fu costretto alla censura a subire alcuni tagli per aver mostrato la polizia italiana a operare con metodi illegali, ricorre a frequenti contrazioni e dilatazioni del tempo cinematografico nei modi cari alla nouvelle vague".